Quanto tempo mi richiede questo lavoro? Quanto durerà il cantiere? Che tipo di disponibilità ci si aspetta e quanto sono disposta a concederne/assicurarne?
Sono queste e tante altre le domande alle quali ogni giorno occorre dare una risposta.
perchè? Semplice perchè non pesare attentamente le cose da fare, lo sforzo necessario e le energie che ci vogliono compromette i guadagni di un lavoro.
Capire velocemente cosa si aspetta un cliente (disegni, relazioni, visualizzazioni, incontri, telefonate, sopralluoghi…) e in che quantità, permette di predisporre una bozza di incarico piuttosto che un’altra.
Oggi più di ieri stabilire un format di incarico è quanto mai difficile e, soprattutto ma non solo per i privati, gli schemi tradizionali risultano obsoleti.
Il problema oggi non è tanto stabilire se gli elaborati da redigere sono 5 o 6, quanto piuttosto centrare fin da subito le reali aspettative del cliente e su quelle commisurare il proprio impegno. quante volte il lavoro dovrebbe essere veloce e “indolore” e invece si protrae oltre ogni limite senza che ci sia alcuna sorta di “paracadute” che limiti i danni?
Sempre più importante diviene oggi riuscire a siglare un accordo che descriva il più possibile le reali attività, il tempo necessario e ciò che è escluso e soprattutto definire i tempi di pagamento.
..a questo proposito un consiglio personale: alla aliquota del fine lavori consiglio di aggiungere un “e comunque non oltre il…” così se per caso i lavori non dovessero mai finire o venissero prolungati oltre ogni limite di decenza, si è sicuri di incassare il saldo prima di passare a miglior vita. Inshallah!

cinzia

Dietro una bandiera ci sono gli Uomini” di Paola Urbano

Emblema di un ideale che con il tempo a volte rischia di essere dimenticato, la bandiera italiana è riproposta in chiave luminosa per “illuminare” la memoria.

Uno stimolo per ricordare che dietro una bandiera ci sono gli Uomini, con i loro sogni, le loro sofferenze, le loro vite stroncate in giovane età, come quella del capitano De Cristoforis morto a 34 anni sotto le fucilate austriache nel 1859 e al quale è stato dedicato il distretto militare che ospita la manifestazione.

Una memoria che è custodita anche dai muri delle camerate che hanno assorbito le nostalgie, le aspirazioni, le paure e la forza di diverse generazioni, sia in tempi di pace che di guerra. Muri impregnati di ricordi che oggi restituiscono, supportando qualche immagine, i segni di alcune storie -più o meno note- che hanno sostenuto gli ideali della nostra bandiera.

vedi i video della manifestazione    Contemporary Lighting Context

La caserma De Cristoforis di Como si accende di luce.
Dal 15 ottobre 2011 la sede comasca dell’Esercito ospiterà il primo festival di lighting ambient in Italia. Artisti e designer daranno vita a installazioni site specific interpretando, ognuno a proprio modo, il tema della luce.
INSTALLATIONS, TALKS AND CULTURE dal 15 ottobre al 6 novembre 2011 Caserma de Cristoforis, Piazzale Montesanto 2, Como Direzione Artistica a cura di Romano Baratta Jessica Anais Savoia Nasce il primo festival di LIGHTING AMBIENT in Italia.
Il festival verrà ospitato nella particolarissima sede di un presidio militare operativo, la Caserma de Cristoforis, che offre uno spazio di grande suggestione oltre che di eccezionalmente estese dimensioni: una palazzina di due piani, con oltre 40 stanze (le vecchie camerate) distribuite in modo geometrico e ordinato lungo due corridoi. Tra gli interpreti di questa prima edizione di Contemporary Lighting Context hanno aderito grandi nomi del lighting design assieme a giovani architetti, designer e artisti emergenti.
Gli autori presenti saranno: Studio Antico (Helena Gentili), Franco Campioni, Studio Castiglioni (Piero Castiglioni, Chiara Baldacci e Marco Petrucci), Collettivo Azione Luce, Emilio Corti, FRAU18•08 partners (Mario Frau e Monica Cozzi), Pier Paolo Koss, Tonylight, Gruppo MID (Alberto Marangoni e Alfredo Grassi), Stefano Mazzanti, Fulvio Michelazzi, Alessandro Mayer, Studio GMS (Margherita Süss), Paola Urbano, Marcello Zagaria.Un viaggio all’interno della luce nelle sue applicazioni ambientali e artistiche, ma anche tra dibattiti e ricerca: verranno difatti organizzati incontri aperti al pubblico sul tema della luce. Non solo. La manifestazione organizzerà installazioni in spazi esterni alla Caserma, ma sempre nella città di Como, per coinvolgere il più ampio pubblico possibile. Tre settimane di esposizione ed eventi legati all’arte contemporanea e all’architettura. Tra i patrocini dell’iniziativa istituzioni pubbliche quali Regione Lombardia Cultura, Provincia di Como, Comune di Como e associazioni quali l’AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione), l’Accademia della Luce e APIL (Associazione Professionisti d’Illuminazione)

visita il sito: http://www.lightingcontext.com/

LUCE VERTICALE: titolo bellissimo!
Rivelatosi quanto mai attuale e affrontato dai 6 relatori da punti di vista fra i più vari. Ovvio successo anche degli stranieri ritenuti forse più “esotici” e tanti gli spunti su cui soffermarsi a riflettere.
Un esempio per tutti? Non illuminare è meglio che illuminare male?
Cinzia

Luce Verticale

un momento del convegno APIL al MADE Expo