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Lo scorso 13 ottobre, nella splendida cornice di Villa Foscarini a Stra si è svolta la cerimonia di premiazione dei Codega Awards 2017, premio internazionale alle soluzioni e realizzazioni di eccellenza nell’illuminazione. Evento a cui APIL, come ogni anno,  partecipa in modo attivo concedendo il Patrocinio e con la presenza in giuria di selezione dei premi.

Il riconoscimento è promosso da Assodel (Federazione Distretti Elettronica – Italia) con il patrocinio di APIL (Associazione Professionisti della Illuminazione), AILD (Associazione Italiana Lighting Designer), A-PDI (Asociacion Disenadores de Illuminacion), l’Associazione Italiana del Colore e IDEA (International Distribution of Electronics Association).

 

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La Giuria

I lavori inviati sono stati  selezionati da una Giuria composta da  esperti internazionali del mondo dell’illuminazione e dell’elettronica:

  • Silvio Baronchelli – Presidente Assodel
  • Paola Urbano – Lighting Designer, Co-fondatore e Consigliere di APIL
  • Stefano Catucci – Direttore Master Lighting Design Università La Sapienza di Roma
  • Paul James – Editor di mondo*arc
  • Francesco Iannone – Lighting designer
  • Massimo Malaguti – già Direttore Univeneto
  • Fabio Peron – Docente Università IUAV di Venezia
  • Thomas Roemhild – Professore Università di Wismar, Direttore corso Architectural Lighting Design
  • Maurizio Rossi – Direttore del Master di Lighting Design & LED Technology del Politecnico di Milano
  • Esther Torello – Editor di Lightecture

I vincitori

CATEGORIA LIGHTING DESIGN

Il primo premio della categoria Lighting Designer è stato assegnato al progetto di illuminazione della Cattedrale di Strasburgo,  a cura dello studio francese Acte Lumière, per “aver coniugato una impostazione classica con la perfetta applicazione  della tecnica della illuminazione in un risultato elegante e conservativo del principio architettonico”.

Al secondo posto, l’installazione IMX Spiral presso il Zeleno Park di Mosca, in Russia, curata dallo studio belga ACTLD. “Un progetto fortemente innovativo per l’uso di una tecnologia “media façade” interpretata in senso molto architettonico e creativo. In una perfetta integrazione tra spazi architettonici e nuove tecnologie di illuminazione”.

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In terza posizione, il progetto Human Centric Lighting della PCK Control Room, a cura dello studio tedesco LichtVision Design “per aver coniugato tecnologia e architettura in uno spazio che vuole seguire i dettami dell’orologio biologico umano. La dinamicità come innovazione negli spazi di lavoro è interpretata in modo creativo”.

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Infine, la Giuria ha deciso di assegnare una menzione speciale allo studio di lighting design LKL – Licht Kunst Licht per tre progetti ritenuti particolarmente meritevoli: State Parliament of Baden-Wurttemberg, German Ivory Museum e Sayn Iron Works Foundry.

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Categoria Prodotto

Nella categoria Soluzioni a LED, la Giuria ha scelto di premiare l’innovazione tecnologica.

Ad aggiudicarsi il primo premio è stato infatti un prodotto particolarmente innovativo, Quantum by Artemide, di Marco Brianza e Amedeo Cavalchini, per “una configurazione di Industrial Design classica che ingloba nuove tecnologie”.

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Un riconoscimento speciale è stato poi assegnato alla soluzione Stogger Wireless Lighting, della start-up olandese Stogger, per il “nuovo e rivoluzionario concetto applicativo che apre la via a modi personalizzati di progettazione con i LED”.

CAM illuminazione pubblica

Buongiorno a tutti, è con piacere che vi segnaliamo che, gli scorsi giorni è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto sui Criteri Ambientali Illuminazione Pubbblica, che sostituisce la precedente edizione del 2013.

APIL – Associazione dei Professionisti dell’Illuminazione, ha partecipato attivamente, assieme ad altri, al tavolo di discussione coordinato dal Ministero dell’Ambiente, che ha portato alla stesura finale del documento.

Qua il testo completo del Decreto del 27 settembre 2017

Nel testo del Decreto, tra le tante novità, vi segnaliamo in particolare un’importante modifica volta a distinguere in modo chiaro progetto della luce da progetto elettrico, ai sensi della UNI 11630 Criteri di Stesura del Progetto Illuminotecnico, normativa più volte citata nel testo dei CAM IP 2017.

“Il progetto illuminotecnico comprende aspetti fotometrici, ergonomici ed energetici e per ciascuno di questi debbono essere messe in evidenza le soluzioni adottate e le relative motivazioni. Il progetto illuminotecnico deve tener conto della norma UNI 11630 per quanto conforme alle disposizioni del D.Lgs n.50/2016”

Inoltre, altra nota da porre in evidenza, è la parziale modifica del paragrafo sulla selezione dei progettisti illuminotecnici:

Il progettista illuminotecnico, inteso come colui che redige il progetto illuminotecnico, interno od

esterno all’organizzazione dell’offerente, deve possedere i seguenti requisiti:

deve essere iscritto all’ordine degli ingegneri/architetti o all’ordine dei periti, ramo elettrico o associazione di categoria del settore dell’illuminazione pubblica, regolarmente riconosciuta dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della L. 4/2013  

In particolare quest’ultimo passaggio in grassetto, è stato mantenuto grazie all’intervento di APIL, che dal 2013 è iscritta alle liste del Ministero come Associazione di categoria di professionisti non strutturati  in un ordine professionale ex L4-2013.

Vi ricordiamo che la nostra associazione è composta da Professionisti che si occupano esclusivamente di progettazione della luce e che vengono rigorosamente selezionati in fase di iscrizione.

Qua come associarsi ad APIL

Oltre a queste caratteristiche, il progettista illuminotecnico deve  dare garanzie di esperienza: ovvero aver svolto negli ultimi 5 anni prestazioni di progettazione o assistenza alla progettazione di impianti di illuminazione pubblica come libero professionista ovvero come collaboratore/associato/dipendente di uno studio di progettazione o società e che tali  prestazioni comprendano uno o più progetti di realizzazione/riqualificazione energetica di impianti di illuminazione pubblica per un numero di punti luce complessivo pari o superiore a metà di quello dell’impianto da progettare.

In grassetto qua sopra le modifiche e principali e conferme dei criteri contenuti nel precedente testo del 2013.

Altra nota da sottolineare, che si allinea perfettamente con lo Statuto, il Regolamento e il Codice Etico di APIL, è l’indipendenza da relazioni commerciali.

Qua Regolamento, Statuto e Codice Condotta di APIL

Si legge nel Decreto:

I progettista Illuminotecnico deve inoltre: non essere dipendente né avere in corso contratti subordinati o parasubordinati con alcuna ditta che produca/commercializzi/pubblicizzi apparecchi di illuminazione o sistemi di telecontrollo o telegestione degli impianti.

Questi sopra solo alcuni dei punti aggiornati nella revisione dei CAM Illuminazione Pubblica 2017, vi rimandiamo ad una lettura completa del testo per maggiori dettagli.

A presto.

 

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Prima volta a Bregenz per me, dove sono stato invitato, insieme ad altri colleghi di APIL, a presenziare al TIL Trends in Lighting, spin off del più noto LED Professional Symposium .

L’evento si svolge in Austria, in una località spersa in mezzo alle montagne; viaggio Flixbus con panorami da cartolina, molto gradevole ma altrettanto massacrante.

Ambiente molto diverso da quelli a cui siamo abituati. L’aspetto commerciale, che pure era presente e invadente, non era tuttavia esasperato come accade nelle fiere.

E mancava anche quella effervescenza, talvolta esagerata, che spesso contraddistingue i raduni di lighting designers. Atmosfera sobria e tecnica, e questo a me è sembrato un dato positivo.

Molti interventi supertecnici, alcuni forse fin troppo, almeno per chi i dispositivi deve conoscerli per usarli, ma non è coinvolto nella loro ideazione e realizzazione.

Insomma una esperienza decisamente positiva per me: un bagno di realtà e pragmatismo che mi è parso positivo, in un mondo spesso troppo autoreferenziale come il nostro.

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I presenti di APIL al TIL: Massimo Iarussi, Helena Gentili, Susanna Antico.

Detto questo però, ci sono alcune considerazioni da fare sulla organizzazione dell’evento.

Il link fra i due mondi della ricerca e delle applicazioni (dei lighting designers), che avrebbe dovuto essere uno dei temi fondamentali del TiL, è stato appena accennato. Sarebbe stato bello vedere molti progetti, e di qualità, che potessero mostrare e dimostrare come lo sforzo dell’industria si trasformi in cose belle, per tutti.

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Il sottoscritto durante l’intervento sull’Illuminazione del Museo del Duomo di Firenze

 

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Helena Gentili, selezionata al call for paper del TIL con un intervento dal titolo: The role of Lighting Project in a Multidisciplinary Design Process

Ancora meno ha funzionato il link fra il nostro mondo di lighting designers e quello degli architetti. Lo sforzo fatto da noi come APIL, con la tavola rotonda organizzata e moderata da Susanna Antico, è stato l’unico tentativo di approfondire la questione: sono mancate nel programma altre occasioni che sottolineassero l’importanza della integrità della filiera ricerca-specialisti-architetti. I pochi interventi di professionisti del mondo della architettura, anche blasonati, sono stati francamente assai deludenti, e non hanno toccato la questione della specificità della progettazione della luce, neppure superficialmente.

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Tavola Rotonda di Confronto sull’Illuminazione

Altra nota poco positiva è stata una certa invadenza della industria. Nonostante, come ho detto, l’aria che si respirava non fosse smaccatamente commerciale, pure nella scelta degli argomenti e nel loro contenuto c’era una eccessiva predominanza dei temi attualmente cavalcati dalla industria: IoT, Smart Lighting, Human Centric Lighting, e così’ via.

Ovviamente era inevitabile: si tratta di temi coinvolgenti, che vedranno senza dubbio uno sviluppo interessante nel futuro; tuttavia sono stati spesso (anche se non sempre) trattati come mero argomento di vendita, l’argomento del momento, senza un approfondimento sui contenuti, sulla loro reale utilità e sulla loro effettiva possibilità di essere applicati.

Insomma, una bella iniziativa nel complesso, ma per il futuro sarebbe necessario che l’organizzazione compensasse lo sforzo di chi partecipa con una maggiore attenzione alla stesura del programma.