È noto il potere che ha la luce, la capacità di trasformare lo spazio senza cambiarlo fisicamente contribuendo al benessere psicofisico delle persone che fruiscono gli spazi. In realtà tutti “subiscono” la luce artificiale progettata o no nei luoghi in cui abitiamo, i più fortunati vivono sotto una buona luce e i meno sotto una sgradevole percezione dello spazio. La valenza sociale della luce rimane dominio di pochi, il lighting designer lavora per committenze agiate; chi oggi può pagare anche la parcella a un altro professionista nella complessa filiera della ristrutturazione ambientale?
Alla luce di queste considerazioni Apil ha deciso di lanciare una nuova importante iniziativa dal titolo:
ri-pensa, ri-cicla , re-lighting
I soci Apil segnalano sul territorio Italiano delle possibili opportunità di spazi e realtà emarginate dove la committenza difficilmente potrebbe pagare la consulenza di un progettista di luce, in cui però, la straordinaria atmosfera che la luce può creare, apporterebbe al luogo un enorme beneficio umano.
Progetto a Meina
L’area di intervento individuata qurest’anno, su proposta del Consigliere Arch. Bianca Tresoldi, è l’ ex circolo di Meina (NO), donato dal Comune alla AGBD, Associazione Genitori. Bambini Down.
Si tratta di un bar ristorante gestito dai ragazzi down che hanno frequentato i laboratori di scuola alberghiera dove Apil andrà a intervenire gratuitamente per la realizzazione del progetto di illuminazione.
Il progetto luci è urgentissimo perché il cantiere è già aperto ed entro la primavera i ragazzi apriranno il bar quindi serve definire in brevissimo tempo dove far fare i punti luce all’impiantista che come noi dona la sua opera gratuitamente all’associazione.
A questo proposito APIL cerca soci o simpatizzanti (giovani e meno giovani lighting designers) che abbiano voglia di fare squadra e confrontarsi con un progetto dove si utilizzerà “quello che c’è” e “quanto ce n’è” dimostrando l’importanza del progetto e valorizzando la figura del lighting designer.
Iscrizioni presso apil@federlegnoarredo.it
Senza apparecchi però non si fa nulla! APIL cerca aziende che nello spirito del riciclo di tecnologie ancora funzionanti ma rese obsolete dal mercato vogliono disfarsene in maniera utile e sostenibile.
Le aziende interessate possono scrivere ad apil@federlegnoarredo.it per avere maggiori informazioni sul progetto e capire le modalità di contribuzione.
Vi aspettiamo numerosi!!!
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