Buongiorno a tutti, come sicuramente saprete la scorsa settimana è stata pubblicata la notizia relativa all’illuminazione a LED di Milano.
Il presidente APIL, in rappresentanza di tutti i soci, ha chiesto un incontro con A2A e responsabili del Comune di Milano per meglio comprendere i dettagli della progettazione alle spalle dell’intervento realizzato.
Qua di seguito viene riportata la lettera integrale, sottoscritta dal presidente APIL Susanna Antico, inviata agli attori coinvolti.
Gentilissimo Sindaco,
Le scrivo in qualità di Presidente dell’APIL (Associazione Professionisti dell’Illuminazione). Ovvero dei “Lighting Designer”, progettisti della luce, liberi professionisti indipendenti dalle aziende che vendono energia elettrica e/o apparecchi di illuminazione.
I Lighting Designer sono Professionisti Competenti in materia di: luce, colore, percezione, illuminotecnica, sistemi di controllo, risparmio energetico, uso razionale dell’energia di mestiere analizzano, studiano e progettano gli spazi con la luce cercando di mettere in relazione la luce con l’ambiente organizzando la leggibilità degli spazi e la gerarchia notturna nel disegno della città. Le città sono per l’uomo che le vive, devono essere analizzate e progettate con parametri qualitativi diversamente a quello che abitualmente succede.
Il Progettista della luce con il suo intervento determina come, in assenza di luce naturale, l’ambiente, costruito e non, verrà percepito. Così esso potrà apparire confortevole, rassicurante, gradevole, attraente oppure sinistro, sgradevole, monotono.
Di notte, grazie al nostro lavoro, le città scoprono nuove identità: sono attraenti, romantiche e appaiono sicure. Oppure perdono l’identità che le caratterizza di giorno diventando luoghi anonimi, intrichi di strade tutte uguali, senza pareti verticali e dove spadroneggiano l’illuminazione stradale e le insegne commerciali.
Recentemente e improvvisamente a Milano sono apparsi apparecchi di illuminazione, “abbaglianti”, appollaiati su vecchi pali.
Nel sito del Comune, ecco svelato il mistero:
Milano a LED: Comune e A2a presentano la nuova illuminazione pubblica
Leggendo l’articolo parrebbe che nessun professionista indipendente è stato coinvolto. A2A ha fatto tutto da sola, e leggo i riferimenti, Los Angeles, Oslo, Stoccolma, dove chi vi ha scritto l’articolo pare ignori che in quei paesi le installazioni si fanno dopo un’analisi e un progetto che stabilisce quale è la tecnologia e la configurazione più adatta alle esigenze.
In rappresentanza dei Professionisti specializzati che rappresento e che da anni si danno da fare per migliorare la qualità ambientale delle nostre città, oltre che come cittadina che ama il luogo dove vive, mi piacerebbe prendere visione del progetto che la Giunta comunale ha approvato. Vorrei leggere la relazione di progetto in base alla quale un esercizio di sostituzione di tecnologie è stato spacciato per innovazione. Vorrei vedere anche i calcoli illuminotecnici, di risparmio energetico e di smaltimento di impianti recentemente installati, non obsoleti e, a mio parere, inutilmente rimossi.
Leggo ancora dal sito:
“(..)Raccogliendo l’input del Comune di Milano, A2A ha sviluppato un progetto che verrà realizzato nel rispetto dei tempi e con numerosi benefici per i cittadini. Un intervento che ci consentirà di fornire un servizio alla frontiera dell’innovazione, facendo bene all’ambiente e agli utenti”.
Chiedo: quale era l’input e quali sono i benefici per i cittadini?
Con la presente chiedo un colloquio con i tecnici del Comune che hanno richiesto l’intervento della A2A, con quelli della A2A che hanno fatto il progetto, in presenza dell’Assessore Maran.
Cordiali Saluti
Susanna Antico, presidente APIL
Ottima iniziativa!
I cittadini chiedono una migliore luce per le loro città e la nostra Associazione è in prima linea per tutelarli.
Continuiamo così!
ma sempre a criticare perchè non siete stati coinvolti?!? ma dai, per una volta che un’amministrazione fa una cosa giusta e bella!
Gentile Anonimo ti rispondo immediatamente, se pensi che dietro a questa lettera si nasconda una ripicca da bambino dell’asilo beh sei sulla strada sbagliata.
Ti consiglio di rileggere attentamente i contenuti dello scritto sopra in modo da comprenderne davvero il significato.
Piuttosto perchè gli attori coinvolti non danno una risposta?
A presto
E qualora continuasse ad essere poco chiaro ti rimando a quest’articolo su Luxemozione.
http://goo.gl/eiftV
Buona lettura!
Se l’amministrazione ha fatto una cosa giusta, allora non avranno nessun timore di incontrare la nostra presidentessa APIL. Se è pure bella, dovevano invitarci loro, senza aspettare la nostra richiesta.
Prendete luxmetro e luminanzometro e fate le misure
Buongiorno Luigi, magari fosse così semplice. Non è solo una questione di Illuminamenti o Luminanze…chi progetta lo sa! L’interesse è anche nel capire assorbimenti, flussi, caratteristiche elettriche dei corpi illuminanti e…non ultimo…Come è, o meglio se è stato, ideato il piano di riuso dei corpi illuminanti da poco installati, vedi ad esempio in via Pacini, che sono stati rimossi e sostituiti.
io non conosco la situazione di cui si parla ma faccio l’installatore e l’argomento luce mi interessa. Sostituire le lampade alogene o i tubi neon con i led è semplice ma se si lasciano inalterati i circuiti si rischia di non fare un buon lavoro. La luce va dimensionata correttamente e ben venga che ci siano professionisti in grado di farlo piuttosto che fare a caso basandosi solo su lux e lumen…. ci sono tanti altri altri fattori da considerare.