Quanto tempo mi richiede questo lavoro? Quanto durerà il cantiere? Che tipo di disponibilità ci si aspetta e quanto sono disposta a concederne/assicurarne?
Sono queste e tante altre le domande alle quali ogni giorno occorre dare una risposta.
perchè? Semplice perchè non pesare attentamente le cose da fare, lo sforzo necessario e le energie che ci vogliono compromette i guadagni di un lavoro.
Capire velocemente cosa si aspetta un cliente (disegni, relazioni, visualizzazioni, incontri, telefonate, sopralluoghi…) e in che quantità, permette di predisporre una bozza di incarico piuttosto che un’altra.
Oggi più di ieri stabilire un format di incarico è quanto mai difficile e, soprattutto ma non solo per i privati, gli schemi tradizionali risultano obsoleti.
Il problema oggi non è tanto stabilire se gli elaborati da redigere sono 5 o 6, quanto piuttosto centrare fin da subito le reali aspettative del cliente e su quelle commisurare il proprio impegno. quante volte il lavoro dovrebbe essere veloce e “indolore” e invece si protrae oltre ogni limite senza che ci sia alcuna sorta di “paracadute” che limiti i danni?
Sempre più importante diviene oggi riuscire a siglare un accordo che descriva il più possibile le reali attività, il tempo necessario e ciò che è escluso e soprattutto definire i tempi di pagamento.
..a questo proposito un consiglio personale: alla aliquota del fine lavori consiglio di aggiungere un “e comunque non oltre il…” così se per caso i lavori non dovessero mai finire o venissero prolungati oltre ogni limite di decenza, si è sicuri di incassare il saldo prima di passare a miglior vita. Inshallah!
cinzia